venerdì 8 febbraio 2013

PARAPALLE (CHE PALLE!!!)

"L'interpretazione delle norme non deve e non può essere fuorviata da pensieri personalistici che generano confusione e preoccupazione nel personale. Fare sindacato per demonizzare altre organizzazioni è un esercizio che distoglie dai problemi reali che quotidianamente noi ed i colleghi affrontiamo sul territorio; è ovvio che qualora chiamati in causa da precisi attacchi o da osservazioni  che mirano soltanto alla denigrazione senza peraltro avere contenuti veritieri sappiamo benissimo come contrapporci alle "fantasiose" distorsioni della realtà e della verità.
Quanto segue ha lo scopo di fornire elementi che, peraltro, possono essere trovate anche nelle note allarmistiche delle organizzazioni filo poliziesche che però le utilizzano in maniera fuorviante.
Per quel che concerne il riferimento all'equiparazione con il comparto sicurezza ricordo a tutti che rimane obiettivo primario della UIL PA Vigili del fuoco che ha iniziato tale vertenza più di 15 anni fa, non a caso il regime pubblicistico è stato raggiunto grazie alle nostre battaglie e ciò consente a tutti, oggi, di perseguire con maggiore veemenza i traguardi richiesti dalla base UIL che, ricordo, non prevedevano di diventare forza di polizia ma di puntare alla valorizzazione della nostra professione anche passando per l'equiparazione retributiva e previdenziale con il comparto sicurezza.
Purtroppo "senza danari non si cantano messe" e nessun governo, in assenza dei fondi necessari, consentirà passaggi in questo o quel comparto sapendo che costerebbero centinaia di milioni.
La lettura invece, seria, del momento, impone al Sindacato di formulare proposte fattibili e, soprattutto di trovare le risorse occorrenti per il riordino delle carriere; la UIL PA Vigili del fuoco la proposta la farà in questo senso, senza populismi e demagogie e mirerà, come sempre, ad una adeguata valorizzazione istituzionale, retributiva e previdenziale dei Vigili del fuoco.
Tornando al tema parapalle ed altro, in attesa che il Dipartimento emani una direttiva specifica, leggetevi la nota sotto riportata che, purtroppo, devo postare non per contrapposizione sterile ma per riportare la questione in un alveo di corretta interpretazione per cercare di restituire "serenità" ai colleghi CCS che come me affrontano con responsabilità il ruolo rivestito e devono, prima di tutto, "proteggere" se stessi e la squadra loro affidata.

UIL PA VIGILI DEL FUOCO NAPOLI

Oggetto: Tra terrorismo psicologico e bugie del sindacato delle armi per difendere l’operato del dirigente locale a danno dei Vigili del Fuoco.

Colleghi,
del fatto che un certo sindacato appoggiasse le assurde disposizioni del dirigente provinciale, non avevamo alcun dubbio, sia perché è ormai nota la loro consuetudine di schierarsi in difesa dell’amministrazione, sia perché non ci si può aspettare altro da un sindacato che ha chiesto di far diventare il Corpo Nazionale una forza di polizia, con relativo armamento (vedi ad esempio pagina 4 rigo 21 del loro esposto del 14 gennaio 2008 o pagina 2 rigo 19 della loro nota del 27 marzo 2009) arrivando addirittura a proporre un ricorso (i cui esiti hanno badato bene a non rendere noti) per il riconoscimento dell’armamento (vedi loro nota del 19 settembre 2005).
Se hanno da sempre richiesto l’armamento per i Vigili del Fuoco, figuriamoci come hanno accolto la proposta di dotarci di giubbotti antiproiettile e parapalle!
Ma quello su cui dovremmo riflettere è: chi tutela davvero i Vigili del Fuoco, quel sindacato che si batte affinché i lavoratori non si espongano a rischi che non gli competono (come le irruzioni in immobili con malintenzionati armati) oppure quel sindacato che per difendere la sua malsana ideologia li espone a questi rischi? La risposta è scontata, non ci piace vedere i lavoratori trattati come strumento per difendere alcune ideologie sindacali, la nostra organizzazione ha sempre anteposto a tutto il bene del personale.
Secondo questi personaggi, i nostri interventi in collaborazione con le forze di polizia dipenderebbero dal fatto che i Vigili del Fuoco sono agenti ed ufficiali di polizia giudiziaria e rivestono la qualifica di agenti di pubblica sicurezza (con riferimento alle competenze istituzionali di prevenzione incendi, soccorso pubblico e difesa civile, aggiungiamo noi), invitiamo però i nostri colleghi a porsi una domanda: nel corso di questi servizi tecnici, quali sono i nostri adempimenti di polizia giudiziaria?
Ma ancor meglio, considerato che fanno riferimento alla risposta offerta dal Sottosegretario Rosato (di cui riportano solo ciò che fa comodo a loro, per offrire un messaggio distorto di quanto in realtà affermato dallo stesso Sottosegretario) ci chiediamo, dal momento che le forze di polizia hanno tentato di far sì che alcune tipologie di interventi, su cui prima i Vigili del Fuoco erano impegnati, venissero svolte da operai delle squadre comunali, questi operai rivestivano la qualifica di agenti o ufficiali di polizia giudiziaria per fare quello che facciamo noi?
Avete compreso bene, cari colleghi, il nostro ruolo in questi interventi in collaborazione con le forze di polizia e che questi personaggi vorrebbero ricondurre alle qualifiche di polizia giudiziaria, non sono altro che quegli stessi interventi  svolti dagli operai comunali!
Pur volendo non sottrarci alle collaborazione richieste in forza del nostro "essere lo Stato" oltre che per senso civico, non possiamo accettare che si oltrepassino limiti sanciti da leggi che affidano ad altre istituzioni talune competenze ed i relativi rischi.
Scusate se riteniamo che le irruzioni in immobili con malintenzionati armati non debbano rientrare tra i servizi tecnici richiesti da enti o istituzioni, in quanto espongono il personale ad un rischio che non gli compete e per affrontare il quale occorre un’adeguata e necessaria formazione, che non vogliamo comunque ricevere perché c’è incompatibilità con i servizi tecnici connessi a quelle che rientrano invece nelle nostre competenze.
Ma torniamo alla risposta all'interrogazione dell’On. Boato, perché questi signori non ci hanno detto che il Sottosegretario Rosato ha affermato che l’impiego dei Vigili del Fuoco deve essere svolto in via eccezionale, solo per particolari servizi a carattere tecnico, strettamente connessi ai compiti istituzionali?
Perché non ci hanno detto che è stato precisato che deve trattarsi sempre di interventi rientranti nel compito d’istituto?
Ma soprattutto perché non ci hanno detto che il Sottosegretario Rosato ha attribuito i problemi che venivano denunciati ad una interpretazione della norma che alcuni volevano più ampia di quanto fosse possibile?
Colleghi! Questo è il loro modo di fare disinformazione ed appoggiare quella interpretazione della norma più ampia di quanto sia possibile, ecco il loro gioco!
Alla loro domanda “Era forse meglio andarci senza protezione”, rispondiamo che non dobbiamo andarci proprio, con o senza protezione.
Riteniamo assolutamente scandaloso, fuorviante ed intollerabile, che proprio coloro i quali dovrebbero porsi dalla parte dei lavoratori, a tutela dei lavoratori, ricorrano a bieche forme di terrorismo psicologico, tirando in ballo l’articolo 329 c.p., ovvero il reato di rifiuto o ritardo di obbedienza e le denunce penali.
I nostri colleghi non devono esporsi ad alcun rischio, ci sono i sindacati come il nostro che portano avanti le battaglie per la loro tutela, il nostro modo di fare sindacato si distingue da quello di chi espone i colleghi al rischio di prendersi una fucilata o una pallottola in fronte, solo per dimostrare che dovremmo diventare poliziotti!
A questi signori vorremmo ricordare che il rifiuto e il ritardo di obbedienza, per essere punibili, devono essere dati indebitamente, quindi occorre che si siano verificati senza valida ragione di legittimazione (Cass. Pen. Sent. N. 14719 del 14-11-1990), inoltre è esclusa la sussistenza del reato tutte le volte che la condotta omissiva riguardi l’espletamento di una attività meramente amministrativa (Cass. Penale, Sez. VI, 19 giugno 2000, Grech), quindi l’atto oggetto del rifiuto di obbedienza deve incentrarsi sul mancato esercizio di poteri coercitivi. Siccome nessuno di noi si sente il “fesso della nazione”, ci spiegassero se questi servizi tecnici rientrano in qualche modo nell'esercizio di poteri coercitivi da parte dei Vigili del Fuoco!
 Basta con il terrorismo psicologico, basta con le strumentalizzazioni a danno dei Vigili del Fuoco! Basta con questi rigurgiti di una malsana ideologia sindacale che ci vorrebbe dotati, non solo di giubbotti antiproiettile e parapalle, ma armati di tutto punto per coronare il loro sogno di farci diventare una forza di polizia. Andassero a spiegare piuttosto come mai hanno professato per anni che il vero comparto sicurezza fosse l’articolo 16 della legge 121/81, quando invece il vero comparto sicurezza nasce con il Dlgs 195/95.


11 commenti:

  1. Grazie dell'ottima risposta. Ci voleva !!!

    Ciao.

    Lucio Landinetti

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  2. Avrei preferito non ci volesse. Non che non voglia espormi, sarebbe contraddittorio visto che faccio anche il sindacalista, ma sono arci convinto che il sindacato debba esprimere le proprie opinioni/posizioni in maniera oggettiva. La contrapposizione sterile su tematiche non sindacali è colpa di una amministrazione che stenta a comprendere ed interpretare in modo corretto taluni argomenti; quello della collaborazione con le ffoo è uno di quelli e spiace tantissimo che diventi argomento sindacale peraltro utilizzato strumentalmente ...... comunque questo è il mondo, è bello perché è vario; mi auguro, come ho già affermato in precedenza, che il Capo del Corpo intervenga sulla fattispecie (sto tentando in tal senso), e faccia chiarezza su un argomento che può essere interpretato in vari modi, sono sicuro che sia giuridicamente corretta l'interpretazione della UIL, ma non è giusto che il personale debba leggere "opinioni sindacali" come se fosse su un'altalena e non possa contare su risposte univoche del Dipartimento.
    L'atteggiamento di un particolare sindacato è sbagliato ma lo è ancora di più quello dell'amministrazione e del Comandante di Napoli che pur non capendo un tubo di cosa siano e facciano i Vigili del fuoco si permette di emanare un OdG che ha scatenato una bagarre che potevano risparmiarci; ti dico un piccolo segreto, per questa cosa è stato consigliato da un funzionario del Comando; quando abbiamo avuto un chiarimento nell'ufficio del Dirigente ho chiesto se conoscevano le competenze dei VVF ed ho consigliato di leggere bene gli OOdG precedenti oltre che l'articolo 83 del regolamento passando prima per il 139/06, hanno sgranato gli occhi e mi hanno chiesto: perchè cosa c'è scritto? Saluti Lucio, scusa se sono stato prolisso, ma sta cosa mi ha effettivamente rotto il parapalle. Carmine

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  3. BHE'CHE DIRE NON SO ADESSO COME POSSIANO REPLICARE,MI ASSOCIO ALLE PAROLE DEL COLLEGA E MI COMPLIMENTO CON LA UIL.VV.F NAPOLI PER IL CHIARIMENTO CHE NOI TUTTI CI ASPETTAVAMO SPERO CHE QUESTO ARTICOLO VENGA MANDATO PER TUTTE LE SEDI DI SERVIZIO E MAGARI AFFISSO IN CENTRALE CON FOTOCOPIE FORMATO A/3 CHE NON E L'AUTOSTRADA NA/SA MA FOTOCOPIE DI GRANDEZZA SUPERIORE AFFINCHE' CHI GESTISCE IL SINDACATO CO....POSSA CHIEDERE CHIARIMENTI AL COMMISSARIO SBRIZZI..HO ADESSO E QUESTORE..E MAGARI ASPIRA A DIVENIRE PREFETTO ..LASCIAMO IL TEMPO CHE CORRA

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  4. Ma quando le messe si potevano dire perche i fondi ci stavano , voi dove eravate ?????

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  5. Quindi adesso uscira un odg cge ci informera che le squadre di napoli nn faranno piu blitz?

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  6. Condivido in pieno e mi associo ai complimenti, però come lavoratore soggetto al rispetto di certe regole e con la consapevolezza che se commetto errori nel corso della mia attività incorro in sanzioni disciplinari o altro, sarebbe bello sapere che dopo aver chiarito la questione, coloro i quali hanno scatenato questo caos, in qualche modo gli venissero addebitate le necessarie responsabilità, oppure certi personaggi avranno, comunque la possibilità di avere giudizi valutativi favorevoli per ricevere premi di produttività, oppure accedere a ruoli superiori. Sono sicuro che se subissero almeno un richiamo scritto (come previsto dal CCNL), in futuro si presterebbe maggiore attenzione nel pubblicare certi ODG.

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  7. Carmine se mi consenti posto alcuni pensieri tratti da facebook:
    Oltre a conoscere il PROPRIO lavoro e non sottomettersi al primo poliziotto che si incontra, sappiamo per ESPERIENZA SUL CAMPO, avendo fatto centinaia di interventi nell'ultimo ventennio, avendo vissuto decine di guerre di camorra, quando sparavano, incendiavano auto, appartamenti e venivano effettuati blitz quotidiani, NOI eravamo lì a fare i POMPIERI e non i poliziotti, a tutelare l'incolumità della gente ed estinguere gli incendi. E se il Capo squadra riteneva che NON vi fossero le condizioni di sicurezza per operare, NON c'è stato nessun funzionario che ha battuto ciglia !!!! E nessun CS è stato punito. Questa è ESPERIENZA SUL CAMPO !!!! P.S. quando parlo di funzionario mi riferisco a quelli della Polizia, perchè sappiamo che nel 99% dei casi sul posto vi sono, vice questori, ispettori di polizia, ufficiali dei carabinieri, della Guardia di Finanza, ma i nostri funzionari NO !!!! In ultimo per INFORMARE e non certo per fare il professore, come dice qualche collega con i paraocchi, vi traschivo alcuni articoli molto importanti della legge 1570 del 1941 che NON SONO STATI ABROGATI dal riassetto della 139/2006
    Articolo 18:
    Il personale permanente del corpo nazionale, e quello volontario in servizio presso il corpo stesso da oltre sei mesi, è esente dai richiami alle armi per istruzioni. Articolo 19:
    In caso di mobilitazione generale o parziale, od in caso di speciali esigenze, è dispensato dai richiami alle armi: 1º il personale permanente del corpo; 2º il personale volontario in servizio presso il corpo stesso da oltre sei mesi, purchè: se ufficiale del regio esercito, non abbia particolare incarico di mobilitazione e non appartenga a classi per unità di prima linea; se sottufficiale, graduato o soldato del regio esercito, abbia compiuto il trentesimo annoi di età ovvero abbia superato il quarantesimo anno, qualora appartenga a determinate armi, specialità, corpi e servizi del regio esercito stabiliti di volta in volta dal ministero della guerra.
    Articolo 22:
    Tutti i servizi pubblici di prevenzione e di estinzione incendi e dei soccorsi tecnici in genere sono assunti, nell'àmbito dell'intera provincia, dal corpo dei vigili del fuoco.
    Nessun altro pubblico servizio antincendi o similare è ammesso.
    Sono ammesse soltanto le informazioni del genere costituite obbligatoriamente ;da ditte ai sensi dell'art. 28, lettera d), nonché quelle costituite da ditte esercenti stabilimenti industriali, obbligate per legge ad organizzare i servizi di protezione antiaerea.
    Nulla è innovato per le formazioni del genere dipendenti dalle forze armate dello Stato.
    Articolo 24:
    Il servizio di estinzione incendi e dei soccorsi tecnici importa l'applicazione delle norme vigenti in materia e l'adozione dei provvedimenti all'uopo necessari ed è esercitato a giudizio sotto la responsabilità del comandante dei reparti di soccorso. I comandanti delle forze armate e di polizia, eventualmente intervenuti sul luogo del disastro per mantenere l'ordine pubblico, debbono agire in conformità delle disposizioni di carattere tecnico impartite dallo stesso comandante.

    L' articolo 24 è IMPORTANTISSIMO, nell'esercizio delle nostre funzioni (soccorso tecnico ed estinzione incendi) i provvedimenti necessari sono adottati a giudizio e sotto la responsabilità del ROS le forze armate e di polizia debbono agire in conformità alle disposizioni impartite dal ROS !!!!!!!!!! Mettetevelo nella zucca !!!

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  8. Lucio non chiedere consensi per scrivere i tuoi pensieri; il blog è aperto a tutti coloro che vogliono dare contributi o criticare, meglio se come fai tu, in maniera costruttiva. Molte volte, invece, verifico che si commenta in maniera strumentale. La mia non è una visione "buonista" ma tende solo a cercare di instaurare un dialogo che possa servire a tutti al di la delle posizioni sindacali (che non c'entrano nulla con l'argomento) siano esse condivisibili o meno.
    Fai caso ai commenti n° 4 e 5 a questo post, capirai che, purtroppo, si tenterà sempre di sminuire i pensieri altrui; quando i fondi c'erano è probabile che io fossi da qualche parte a "sbagliare" ma il collega dov'era, a fare quello che fa adesso probabilmente, cioè a cercare un capro espiatorio per nascondere la sua riduttiva visione dei perché. Il sindacato è una cosa seria, credo che non esistano organizzazioni che non vogliano il bene della categoria rappresentata, gli unici di cui non mi fido sono coloro che non rispettano le altrui vedute (il concetto ispiratore l'ha già detto qualche francese molto più arguto e preparato di me). Grazie per aver dato al blog la possibilità del confronto sereno tra colleghi.

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  9. Il collega Lucio è stato eccellente nel spiegare i compiti istituzionali del corpo. Condivido in pieno e finalmente vedo, con piacere e con la speranza del cambiamento, che un CS conosce il proprio lavoro. Però aggiungerei che gli ultimi corsi di formazione ci spiegano che: il lavoro del Pompiere, "moderno" Vigile del Fuoco, è quello di prevenire, valutare, ridurre i rischi che si determinano a seguito di evento incidentale le cui cause possono essere di origine naturale, dolosa, colposa o incidentale; quindi adottare una strategia al fine di risolvere il problema per riuscire a salvaguardare vite e beni, compresi gli operatori VVF. Tutti sappiamo che il rischio che si va ad affrontare non può mai essere reso pari a zero, pertanto il rischio è una componente del nostro mestiere, ed è compito di colui che dirige le operazioni (ROS) decidere quale sia la soglia di rischio accettabile al fine di ottenere il risultato. Ora mi chiedo perchè durante le collaborazioni di PG non dovrei attenermi a queste semplici regole, le quali condivido in pieno? Spesso il CS è costretto a prendere decisioni di vitale importanza nel più breve tempo possibile, quindi mi piace l'idea di pensare al Cs come un professionista della responsabilità (spero di aver reso l'idea). Comunque la cosa più deprimente e che sempre più spesso mi accorgo che i ns vertici non conoscono il lavoro dei propri VVF. VIVA LA FORMAZIONE - FATTA BENE PERO'-. Rosario Pepe

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  10. SALVE ....FACCIO PARTE DI UNA SIGLA SINDACALE CHE NON FA PARTE DELLE CONSORELLE CONFEDERALI PURTROPPO PER ME PER FORZA DI COSE DEVO FAR PARTE DI TALE SISTEMA LE NOTIZIE CHE LEGGO SU QUESTO BLOG MI AFFASCINANO PERCHESONO LA REALTA DEI FATTI ODIERNI VEDI CRISI ECONOMICA CHE CIRCONDA IL NOSTRO COMPARTO VEDI I TAGLI SU UOMINI E MEZZI ..E DA I MIEI COSA SENTO DIRE COMPARTO SICUREZZA ETC ETC SONO VIG E NON IL POTERE DECISIONALE SUGL'INTEVENTI MA RIALLACCIANDOMI ALLA QUESTIONE NON VORREI MAI TROVARMI CON CSQ DI QUESTI PARTITI CHE ASPIRANO A FARE I POLIZIOTTI .
    STIMO MOLTO LA PERSONA CHE GESTISCE QUESTO BLOG E FERRATO IN TUTTO CONOSCE LE REGOLE E ANCHE IL SUO MESTIERE IO FACCIO SERVIZIO A PIANURA E MI RITROVO CON PERSONE CHE SANNO IL MESTIERE MENO MALE PER ME ..CMQ APPENA POSSO ADERIRO CON LA DELEGA A QUESTA SIGLA NON PERCHE LA UIL MI PIACESSE MA SOLO CHE SE CHI SCRIVI FA PARTE E COORDINA QUESTA SEGRETERIA SAPREBBE DI SICURO CAUTELARMI SE DOVESSI TROVARMI IN SITUAZIONI GIURIDICHE A MIO DISCAPITO ADESSO CHI MI RAPPRESENTE PRESTA SERVIZIO ALL'AEREOPORTO E AVENDO SCAMBIATO CON LUI QUALCHE CHIACCHIERA MA NON CARNEVALESCA NON SA UNA MAZZA CONCLUDO CON IL RINGRAZIRVI PERCHE SU QUETSA PAGINA SONO INFORMATO DI CIO CHE CCADE SIA A LIVELLO NAZIONALE CHE PROVINCIALE DISTINTI SALUTI VIG PIANURA

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    1. Mi fa molto piacere leggere che il blog, in maniera modesta, contribuisce a rendere l'informazione non solo più completa, le notizie possono essere apprese in molti siti, ma soprattutto aperta al dibattito grazie ai colleghi che con i loro commenti "animano" il confronto e provocano la "crescita" della conoscenza di ognuno. Era quello che si prefiggeva la UIL PA VVF Napoli quando ha iniziato questa nuova avventura informativa. Approfitto quindi, traendo spunto dall'ultimo commento del collega in servizio a Pianura, per ringraziare tutti coloro che non si "stancano" di collegarsi e leggere i post che vengono pubblicati (a volte troppo lunghi, lo ammetto); grazie quindi ai colleghi anonimi e non che con il loro interesse rendono vivo uno spazio che altrimenti sarebbe uno dei soliti "giornali". Carmine Cristiano

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