Lo sciopero generale di tutte le categorie della Pubblica Amministrazione, indetto dalla UIL per l'intera giornata del 28 ottobre, costituisce una opzione grave, ma non più omissibile. Tale scelta, pur resa improcrastinabile a seguito dell'iniquità delle misure adottate con l'ultima manovra finanziaria, va inquadrata in uno scenario molto più vasto. Si tratta, infatti, di una manifestazione di dissenso di assai più ampio spettro nei confronti di una politica di governo divenuta ormai insostenibile, una politica che negli ultimi anni ha ripetutamente colpito le categorie del pubblico impiego.
Continuano a reiterarsi misure che riducono drasticamente il potere d'acquisto dei dipendenti pubblici, ne ledono la dignità professionale bloccando di fatto sviluppi retributivi e di carriera. In tale contesto, lo sciopero generale si configura come l'apice di una lunga serie di azioni di protesta e di lotta con le quali abbiamo tentato in tutti i modi di ottenere interventi correttivi, proponendo suggerimenti e misure alternativi, cercando il dialogo con le istituzioni.
Non è quindi uno sciopero politico ma l'inevitabile sfogo di una lunga serie di proteste e mobilitazioni finalizzate a sostenere la vertenza UIL del pubblico impiego.
In questo momento è fondamentale la collaborazione e il massimo impegno di tutti, non soltanto assicurando una massiccia partecipazione allo sciopero del 28 ottobre ma anche alle altre manifestazioni che verranno programmate sui luoghi di lavoro.
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