martedì 3 gennaio 2012

IL ODNAMOC DI NAPOLI

Il Comando di Napoli sottosopra, sempre più nel baratro dell'incapacità gestionale grazie alla superficiale indifferenza dirigenziale relativa a problemi correlati al soccorso tecnico ed al personale operativo; infinocchiati da giovani dipendenti rampanti che hanno agevolato sistemi informatici paralleli al mostro ministeriale pieno di pecche, per poi portare via la "chiave" impedendo al Comando il corretto funzionamento e costringendo le centinaia di lavoratori a particolari peripezie anche per segnalare la presenza o la malattia, per non parlare di vigilanza etc.
Comandanti dai  "super poteri" messi in ginocchio da un impiegatuccio(a). 
Nelle mani di chi siamo finiti, bravi a demolire, con la scusa di ricostruire.
In verità, pensiero personale su cui invito alla riflessione, in questi giorni mi chiedevo quale metro di valutazione si usa per i dirigenti del Corpo, mentre un Questore è valutabile per il proprio operato che porta determinati frutti grazie alle direttive di quest'ultimo, un nostro Comandante è valutato per il lavoro svolto dal personale a prescindere dagli indirizzi dello stesso; in sintesi: visto che noi siamo quelli che producono senza che sia il dirigente a determinare le vie della produzione (un nostro intervento avviene per caso e non perché il capo ci dice di fare più verbali o più o meno arresti), a che servono i dirigenti nel soccorso?
Io dividerei il soccorso dalla prevenzione come fanno in tanti Paesi, in primis gli USA.
Ora, a parte le riflessioni, la UIL VVF Napoli è stanca del confronto con una controparte che ritiene, le prove sono evidenti, incapace. Domani chiederemo con forza che sia attivata una procedura informatica parallela nel più breve tempo possibile, a proposito, la riunione di domani verte su variazioni agli incarichi dei funzionari, come dicevo, il Comando crolla ed il solerte e capace dirigente pensa a muovere i suoi tecnici, chi se ne frega se i lavoratori hanno qualche problema, basta che la prevenzione incendi torni ai tempi di una volta.
Intanto si presentano le prime difficoltà dovute ai tagli ai discontinui che determineranno la fine della cosiddetta squadra lavori e le conseguenze si faranno certo sentire e meno richiami in generale, per parte nostra abbiamo ribadito che si dovrà evitare di penalizzare le sedi operative.

4 commenti:

  1. Veramente un bel post... solamente per dire che siamo tutti sulla stessa barca... che ormai affonda. La cosa paradossale è che, il nostro, pare rimanga altri due anni. Incredibile! Le nostre missive di disappunto, come UILPAVVF, sono servite alla sua riconferma. Non so se alla mia.... Che Dio c'è la mandi buona.

    RispondiElimina
  2. Cari amici, non so se potrà mai servire a qualcosa, ma è da tempo che ho allo studio un bel comunicato inerente questa pseudoforma di pagamenti che tutti chiamano "cedolini". Mi è stato spiegato tempo addietro che, quelli che avevamo conosciuto da tanti anni a questa parte, erano frutto della mente del Comando di Napoli il quale, "UNA VOLTA TANTO", si distingueva dal resto dell'Italia per una cosa buona ed efficace. I cedolini che noi conoscevamo, riportavano con ottima precisione i servizi a cui si riferivano accompagnati da date, orari, importi lordi e netti, aliquote ma, soprattutto, "IL NOME DEL BENEDETTO SERVIZIO" per cui si veniva pagati. Oggigiorno quello che ci ritroviamo tra le mani è pressochè "IL NIENTE", ovvero una specie di cedolino che indica proprio quello: IL NIENTE. Confusione elevata all'ennesima potenza. Incognita che ci (MI) constringe a recarmi puntualmente in Ragioneria per chiedere spiegazioni che puntualmente non mi verranno date. E pensare che, tempo fa, alle mie rimostranze mi fu perfino risposto: chi ha fatto questi cedolini ha detto che sono ottimi! Fatemelo conoscere!!!! Portatemi al cospetto di questa mente geniale, di questo pozzo di sapienza, di questo eccelso della scienza matematica davanti al quale il mio semplice "diploma originale" dell'87 diventerà con ogni probabilità un Master in economia e calcolo... Ma io cari amici non mi rassegno, anche davanti al fatto che mi si viene sempre ricordato che sono l'unico ad andare in Ragioneria a chiedere spiegazioni.. ma davvero A TUTTI VOI STA BENE COSI'??? Sono davvero l'unico a reputare tale forma di pagamento "riprovevole"??? Grazie per le eventuali risposte...
    CS Gaetano Riccio Oreientale/A

    RispondiElimina
  3. Gaetano, finalmente ti rileggo in chiave sindacale, memore dei vecchi e gloriosi tempi; Ti esorto a fornire la nota alla UIL, come da accordi pregressi, in modo da iniziare a sollecitare il Comando; tieni presente che ne ho pronta una per le pulizie ed altro ancora.
    E' ovvio, purtroppo, che prima di risolvere tutti i problemi ce ne vuole comunque, una lettera per volta il ODNAMOC diverrà nuovamente COMANDO (speriamo). Le risposte arriveranno se non sarà solo la UIL ad essere sollecitata previa smobilitazione delle adesioni, noi facciamo del nostro meglio ma certe situazioni fanno comodo e l'iscritto si accontenta e viene messo a tacere, la via sono le regole ma è difficile imporle se la stessa amministrazione sguazza. Non demordiamo ed insistiamo con le sollecitazioni e con le idee nuove.
    saluti - Carmine

    RispondiElimina
  4. Gaetano non sei assolutamente il solo, anche io, ad ogni pagamento, mi reco in ragioneria perchè sistematicamente o ci sono errori o non si capisce niente.E lo faccio da tanti anni.
    Ed anche a me dicono che sono sempre lì in ragioneria ed ho risposto che se non ci fossero errori, di sicuro non perderei del prezioso tempo negli uffici.

    RispondiElimina