lunedì 27 dicembre 2010

BUON NATALE ...... SI RICOMINCIA.

Nei giorni precedenti le festività in Senato è iniziato l’iter del disegno di legge n. 2494, presentato dal governo e titolato, "Nuove disposizioni in materia di sicurezza pubblica".
Questo provvedimento dovrebbe poi contenere l’emendamento "Specificità", sempre respinto, almeno finora, dalla politica. 
Le iniziative di mobilitazione intraprese con tutti gli attori dei comparti Sicurezza e Vigili del fuoco, le dovute pressioni sul mondo politico e sociale, il fatto che tanti autorevoli parlamentari sembra abbiano capito l’importanza del provvedimento che riguarda il tetto retributivo, le principali indennità e lo stanziamento di risorse per consentire che le promozioni abbiano valore economico e non solo giuridico, stanno finalmente aprendo un varco in territorio politico.
Ovviamente non c’è da fidarsi e quindi si deve restare allerta e mobilitati, mai abbassare la guardia; la UIL deve continuare ad insistere sulla strada del cartello sindacale, fermo restando le differenze che separano da altre OO.SS., in questi momenti bisogna pensare a fermare la deriva che un governo “sbadato” potrebbe affermare con altri tagli lineari devastanti. 
L’eventuale vittoria su tali fronti sarà frutto di un percorso travagliato da visioni sindacali non sempre convergenti ma unito da un comune dissenso verso una miope e contraddittoria azione politica verso tutti i servitori dello Stato. Le tensioni sociali coinvolgono tutti coloro il cui compito istituzionali è quello di frapporsi a dinamiche tendenti a sconvolgere la “tranquillità” democratica; ognuno per la sua parte, Vigili del fuoco e Polizie, svolgono con determinata serietà il compito loro affidato, altrettanta serietà e dedizione è richiesta a chi non può permettersi di disattendere le tante promesse fatte credendo di risolvere tutto con belle ma vuote ed inutili parole. La previdenza integrativa deve essere l’altro obiettivo da raggiungere assolutamente; speriamo che la politica comprenda che le chiacchiere rischiano di acuire la distanza che ormai separa i palazzi del potere politico dalle istituzioni preposte alla sicurezza ed alla salvaguardia dei cittadini e del sistema paese. L’assenza di risposte comporterebbe un pericoloso segnale che potrebbe minare quell’alto senso di responsabilità finora dimostrato da tutte le parti in campo.  Saluti – Carmine CRISTIANO

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