Comunicati stampa relativi allo sblocco del tetto salariale; leggete con attenzione le posizioni della politica, del Governo e, soprattutto, dei Sindacati promotori. E' palese che laddove sia raggiunto il risultato auspicato, sblocco totale del tetto salariale da non confondere con il contratto, sarebbe una vittoria significativa circa la vertenza portata avanti dalle OO.SS. che rappresentano la quasi totalità del personale in divisa, circa il 95%; l'altra parte ne rappresenta circa il 5%. Esce allo scoperto la minimalità concettuale di determinati rappresentanti che si sono visti smarcare dalle iniziative messe in campo dalle OO.SS. e dai COCER. Il mero populismo stavolta non ha fatto breccia ed invito tutti i colleghi ad allargare le menti. Si possono muovere le critiche più disparate ma non cedere alle lusinghe di personaggi che, nella loro confusione, confondono la buona fede di alcuni facendogli credere cose che non hanno fondatezza fornendo interpretazioni di comodo e mistificando la realtà. Come fanno alcuni colleghi a credere a questa gente? Ascoltare l'intervento di taluni personaggi durante l'audizione delle OO.SS. e COCER avuta con il Movimento 5Stelle fa rabbrividire. E' uno di quei fattori che fa nascere la domanda precedente:<come fanno alcuni colleghi a stare dietro alle chiacchiere di costoro?>.
Roma, 17 set. (Adnkronos) –
L’incontro di oggi per risolvere la questione del blocco degli stipendi
delle forze dell’ordine “è andato molto bene”. Lo dice il ministro
dell’Interno, Angelino Alfano, incontrando i giornalisti alla Camera.
Alfano sottolinea che è stata
“confermata la decisione di risolvere la questione del tetto salariale e
retributivo. Il lavoro per reperire le risorse e’ positivamente
avviato”.
Per il titolare del Viminale,
inoltre, “l’atteggiamento dei sindacati è un cambiamento di approccio
che rende ancor piu’ semplice il cammino. Sono convinto -conclude- che,
scongiurata l’idea dello sciopero come minaccia, possa esserci un
incontro anche con il presidente del Consiglio”.
PA: Romano (SIULP), governo segnale attenzione per poliziotti
La parola ‘fine’ alla vicenda la scriverà Renzi convocando sindacati a Palazzo Chigi
Roma, 17 set. (AdnKronos) – “Le
dichiarazioni di Alfano circa il reperimento delle risorse per 440
milioni di euro, sono la conferma che il governo ha dato risposta
positiva alla vertenza che il Siulp, insieme a tutti gli altri sindacati
e Cocer -che rappresentano il 93% degli operatori dei comparti
sicurezza, difesa e soccorso pubblico- aspettavano come segnale di
attenzione per chi quotidianamente in ogni angolo del Paese si sacrifica
per la sicurezza, la democrazia e lo sviluppo dell’Italia”. Lo dice
all’Adnkronos Felice Romano, segretario generale del Siulp.
”E’ evidente -rimarca Romano- che la
parola ‘fine’ a questa vertenza la scriverà il premier Renzi, convocando
i sindacati a Palazzo Chigi. Oggi, però, questa risposta positiva del
governo è motivo di fiducia per i poliziotti e rafforza l’impegno a
continuare la lotta contro terrorismo e criminalità per proteggere i
cittadini”.
(ANSA) –
ROMA, 17 SET – Soluzione vicina per la vertenza sullo sblocco del tetto
salariale di forze di polizia e militari. Lo fanno sapere fonti del
Viminale, sostenendo che la riunione di stamattina a P.Chigi tra il
sottosegretario Lotti ed i ministri ALfano, Pinotti e Padoan è andata
“molto bene”. Ora si lavora sia sulle risorse (servono circa 800 milioni
di euro per lo sblocco dal 2015) che sullo strumento normativo. La
soluzione sarebbe “in dirittura d’arrivo”.
La riunione è stata convocata per fare
il punto sulla vertenza che si trascina ormai da diversi giorni. Lotti
ha riunito i ministri interessati, Alfano e Pinotti, nonchè Padoan, che
tiene i cordoni della borsa. Nelle pieghe dei bilanci dei ministeri di
Interno e Difesa – a quanto si apprende – sarebbero stati trovati circa
440 milioni di euro, il resto, poco più di 500 milioni di euro, li
avrebbe recuperati il ministero dell’Economia.
Le risorse così racimolate servono a far ripartire gli stipendi degli uomini e delle donne in uniforme, fermi dal 2010.
Polizia, accordo fra sindacati e governo. Ci sono i soldi per stipendi. Fuori solo il Sap – articolo di Repubblica.it
Le forze sindacali rinunciano alle proteste. Disertato anche l’incontro con Silvio Berlusconi previsto per questa sera
di ALBERTO CUSTODERO e MONICA RUBINO
ROMA- I soldi per gli stipendi delle
forze di polizia ci sono e le proteste rientrano. E’ stato trovato
l’accordo tra governo e sindacati sullo sblocco del tetto salariale del
personale dei comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico. Di
conseguenza le forze sindacali che rappresentano il 93% degli operatori
del settore (resta fuori solo il Sap) hanno ritirato le iniziative di
protesta annunciate nei giorni scorsi. Manifestazioni, in ogni caso,
concepite “nel pieno rispetto delle regole e della legalità”, come
tengono a precisare i sindacati in risposta alle critiche del premier
Matteo Renzi, che proprio ieri, nel suo discorso sui “Millegiorni” alle
Camere, aveva bacchettato i sindacalisti delle forze dell’ordine
avvertendoli che “non possono permettersi di evocare forme di protesta
contro la legalità”.
La riunione di questa mattina, tra il
sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti, i ministri
Roberta Pinotti, Andrea Orlando, Pier Carlo Padoan e Angelino Alfano, ha
avuto dunque esito positivo: sono stati recuperati i soldi, un miliardo
di euro in totale, per sbloccare gli stipendi delle forze di polizia.
Nel dettaglio, 440 milioni verranno dai ministeri, 530 dal governo e 119
saranno attinti dai fondi di perequazione.
Disertato anche l’incontro con Silvio
Berlusconi previsto per questa sera e organizzato proprio sul tema
stipendi. Alla riunione parteciperà probabilmente solo il Sap (Consulta
della sicurezza), l’unico sindacato che non ha accettato l’accordo e che
rappresenta poco più del 5 per cento del personale di polizia. Va
ricordato che blocco dei tetti salariali era stato un provvedimento
proprio di Berlusconi, attuato nel 2010.
PA: SINDACATI PS E COCER, DOPO RIUNIONE MINISTRI TROVARE SOLUZIONE DEFINITIVA
Roma, 17 set. (AdnKronos) –
Sindacati di Polizia e Cocer, “preso atto della riunione di questa
mattina tra il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Lotti e i
Ministri Alfano, Padoan e Pinotti, d’intesa anche con il ministro
Orlando, convocata oggi a Palazzo Chigi e finalizzata alla risoluzione,
definitiva e strutturale, per lo sblocco del tetto salariale del
personale dei Comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico”, auspicano
“un esito positivo, ritenendola preliminare alla preannunciata
convocazione da parte del Presidente Renzi”.
“In considerazione di tale
novità -si legge in una nota- e delle strumentalizzazioni fatte da altri
soggetti, che sono interessati alla protesta fine a se stessa piuttosto
che alla risoluzione positiva della problematica rivendicata, nel
prendere le distanze da tali iniziative, avvertiamo la necessità, in
rappresentanza del 93% degli operatori di questi comparti, e per il
senso di responsabilità istituzionale che da sempre accompagna il nostro
agire, di precisare che le iniziative annunciate sono concepite nel
pieno rispetto delle regole e della legalità”. “All’interno
dei Comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico vi sono, infatti,
categorie che hanno, per legge, il diritto di sciopero. Pertanto
-prosegue la nota- l’annuncio di fare ricorso a questa forma legittima
di protesta è da intendersi riferito ai colleghi di questi settori. Il
personale, come sempre e solo se necessario, attuerà le proprie azioni
di protesta senza alcun pregiudizio per la tutela della sicurezza, della
difesa e del soccorso pubblico dei cittadini e delle Istituzioni
democratiche”.
In attesa di una
comunicazione “che preannunci la risoluzione della problematica, in modo
definitivo e strutturale”, se la riunione di governo “non dovesse
essere definitivamente risolutiva della vertenza in atto, non potranno
che essere confermate tutte le legittime iniziative preannunciate a
tutela dei diritti delle donne e degli uomini in uniforme”.
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