Gli abbiamo chiesto che a questo punto era opportuno fornirci anche le armi. Ha detto no.
Gli abbiamo chiesto che, in analogia, sia la Polizia a spegnere i falò di Sant'Antonio. Ha detto no.
Gli abbiamo chiesto di prevedere indennità per la funzione di non competenza. Ha detto no.
Gli abbiamo spiegato un sacco di cose. Non le ha capite.
Mentre sul territorio pochi colleghi si fanno infinocchiare con idiozie fuori tema da personaggi fuori di qualcos'altro, il Comandante sforna disposizioni che fanno rabbrividire, e noi sindacati confederali di cui si dice tutto il male possibile, cerchiamo di arginare le stupidaggini di un'amministrazione che ha perso la bussola; dopo la questione salute roghi, quella amianto (la nota è stata inviata a Roma), ci mancava anche quella del contrasto alla criminalità. Di seguito la nota della UIL VVF Nazonale.
A breve potrete visionare anche quella di CGIL-CISL-UIL VVF Napoli.
Roma, 30 gennaio 2013
Prot. N. 19/2013
Al Capo Dipartimento VVFSPDC
Pref. Francesco Paolo Tronca
Al Capo del Corpo Nazionale VVF
Ing. Alfio Pini
Oggetto: Ordine del Giorno n. 46 del 29 gennaio 2013 emanato dal Comando provinciale di Napoli
Egregi,
abbiamo appreso con sconcerto di alcune disposizioni contenute nell’Ordine del Giorno n. 46 del 29 gennaio 2013 emanato dal Comando provinciale di Napoli ed avente per oggetto “Interventi in collaborazione con le Forze dell’Ordine”.
Occorre innanzitutto precisare che l’articolo 81 del D.P.R. 64 del 28 febbraio 2012 stabilisce che i servizi tecnici richiesti da enti o istituzioni devono essere a carattere eccezionale; il successivo articolo 83 del richiamato decreto ribadisce l’eccezionalità dell’impiego del personale del Corpo Nazionale, anche con riferimento alle ipotesi di supporto all'autorità giudiziaria.
L’ordine del giorno in oggetto riferisce, invece, con una naturalezza disarmante, di una certa frequenza di impiego non circoscritta all'eccezionalità e pertanto in netta contrapposizione con le vigenti disposizioni in materia.
La scrivente ritiene necessario ed indispensabile evidenziare che tali servizi, di esclusivo carattere tecnico, ai sensi dell’articolo 11 della legge 13 maggio 1961 n. 469 devono essere direttamente correlati ai compiti d’istituto per i quali il personale abbia attitudini, tra le quali non rientrano certamente le irruzioni all'interno di immobili con malintenzionati armati per le quali è richiesto un addestramento specifico ed altamente specializzato.
L’ordine del giorno in oggetto, oltre ad esporre il personale ad un notevole rischio per la propria incolumità, non connesso con l’attività istituzionale e per affrontare il quale non è ovviamente formato, stante l’assoluta incompatibilità con le proprie competenze istituzionali, impone l’impiego di dispositivi di protezione antiproiettili per il cui utilizzo non è stata offerta l’adeguata e necessaria formazione e per cui non è stata comunque accertata la compatibilità con i servizi tecnici da espletare.
L’On. Ettore Rosato, già sottosegretario all’Interno con delega ai Vigili del Fuoco, oltre a confermare quanto ribadito da questa organizzazione sindacale, evidenziò a suo tempo che questi problemi sono generalmente causati da una interpretazione della norma più ampia di quanto in realtà sia possibile.
In ragione di quanto in precedenza evidenziato e con l’urgenza che il caso richiede, stante il pericolo per l’incolumità del personale vigilfuoco, questa organizzazione sindacale chiede:
‐ L’immediato ritiro dell’ordine del giorno 46 del 29 gennaio 2013 emanato dal Comando provinciale Vigili del Fuoco di Napoli;
‐ Di sapere se codesto Dipartimento ritiene le irruzioni in immobili con malintenzionati armati rientranti tra competenze istituzionali del Corpo Nazionale e se queste abbiano carattere tecnico correlato con i compiti di istituto, ovvero se siano rispondenti alle vigenti disposizioni di legge;
‐ Se tale impiego, oltre ad essere contra legem, espone il personale ad un rischio che non gli compete e per affrontare il quale non risulta essere adeguatamente formato;
‐ Che il Dipartimento emani opportune disposizioni che vietino simili impieghi del personale Vigili del Fuoco;
‐ Se il Dipartimento ed il superiore Ministero non ritengano necessario stipulare un accordo per la formazione del personale della Polizia di Stato, all'utilizzo delle attrezzature per l’adempimento di simili servizi tecnici senza che vengano distratte le già esigue risorse sia umane che strumentali ai servizi di soccorso tecnico urgente;
‐ Se sia necessario procedere ad affidare tali servizi ad operai di squadre comunali, come già accaduto in passato, così come si evince dal resoconto stenografico della seduta della Camera dei Deputati n. 201 del 10 settembre 2007, allo scopo di non appesantire il lavoro svolto dai Vigili del Fuoco, reso ancora più gravoso da un simile impegno.
Si informa che, in caso di mancato ritiro dell’ordine del giorno in oggetto, la scrivente porrà in essere ogni azione contro questo scellerato ed insensato impiego dei Vigili del Fuoco.
Distinti saluti.Il Coordinatore Generale
Alessandro Lupo
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