Inserito il 07 ottobre 2011 alle 11:49:00 da mariano. IT - camilla la stella che brilla
Ciao a tutti,
è da qualche mese che non vi aggiorno sugli sviluppi terapeutici di Camilla ma questo è stato dovuto ad alcune novità, illustrate di seguito, e avevamo bisogno del tempo necessario per capire le reazioni della nostra piccola.
Come sapete Camilla alternava cicli terapeutici tra il centro Adeli in Slovacchia e il centro Francesco Pio di Ostia, mentre nei periodi che sta a casa effettua fisioterapia di mantenimento , logopedia e psicomotricità , in attesa di riprendere l’ossigeno iperbarico appena le sue condizioni lo permettessero (cioè nel periodo estivo quando la piccola non è raffreddata). Nel frattempo continuavamo a tenerci informati sulle altre varie possibili terapie che potessero contribuire al miglioramento di Camilla; scartata l’ipotesi delle cellule staminali (il genetista professore Bruno Dallapiccola, ci ha dato ampie spiegazioni su come questa tecnica per cervello sia ancora in alto mare, mentre per altri organi del corpo sono a buon punto), ci siamo soffermati su una tecnica chiamata Biocorrezione praticata dal professore Vassiliev , dottore russo che da anni vive in Israele. Era dal 2010 che prendevamo informazioni sul professore, sulla terapia da lui praticata e sugli sviluppi che questa aveva sui bambini a essa sottoposti; ad aprile 2011, a seguito delle informazioni ottenute e di risultati incoraggianti avuti d’alcuni piccoli, decidemmo di portare Camilla in Israele dal professore Vassiliev, per provare e vedere con i nostri occhi quanto avevamo conosciuto dai vari canali informativi da noi utilizzati. Contattammo il professore e ci fu dato il primo appuntamento per le due ultime settimane di maggio, il 12 maggio scorso stavamo in Israele. Decidemmo di non informare i terapisti di Camilla, gli amici e parenti, sulla biocorrezione che Camilla stava per iniziare, in modo che al nostro rientro potevamo avere dei pareri non condizionati (dicemmo che andavamo a fare un ciclo in Slovacchia). Al nostro arrivo il professore fece sospendere TUTTE le terapie farmacologiche che Camilla faceva (dopo essere stati negli USA Camilla assumeva “solo” il depakin con dosaggio “ridotto” a 350 mg al giorno), gli fece fare l’analisi delle urine delle 24 ore con le quali ottiene l’adenogramma, cioè” l’immagine grafica nella dinamica del contenuto nell’urina degli importantissimi neurormoni presenti nel nostro organismo”, a seguito del quale diede disposizione di dare a Camilla delle capsule di Ldopa con dosaggio di 45mg al mattino e 15mg alla sera ma della terapia vi parlerò più avanti. Capirete che togliere di punto in bianco tutto il dosaggio del farmaco antiepilettico che Camilla assumeva, sostituendolo con un farmaco che non è un antiepilettico, generava in noi delle perplessità visto che eravamo abituati a vedere i dosaggi delle varie medicine aumentati o scalati molto lentamente ma oramai avevamo deciso di provare e visto che nella maggior parte dei casi da noi conosciuti avevano dovuto fare anche loro questa cosa, senza avere particolari problemi, decidemmo di procedere. Nei primi 10 giorni che Camilla iniziò questo trattamento non notammo differenze in lei ma poi qualcosa iniziò a cambiare, la piccola riusciva a farsi delle belle dormite come non capitava da tempo e appariva più rilassata; il professore lasciò il dosaggio del Ldopa come quello iniziale, ci furono date le capsule necessarie ad arrivare fino alla successiva visita (prevista per settembre 2011) e dopo due settimane in Israele ripartimmo per l’Italia ottimisti visto le reazioni iniziali di Camilla. Dopo qualche settimana che Camilla riprese il lavoro con i terapisti che vengono a casa, prima le fisioterapiste e poi la psicomotricista ci chiesero se in Slovacchia Camilla avesse fatto qualche nuova terapia visto che la trovavano particolarmente migliorata (rispetto alle altre volte) nel tono muscolare, nell’attenzione e nella partecipazione, loro non sapevano della novità e questa fu un ulteriore conferma a quanto noi notavamo; naturalmente a quel punto abbiamo informato i terapisti sulla biocorrezione.
Sotto l’aspetto epilettico Camilla è stata benissimo nel mese di giugno (scattini solo al risveglio ma pochi e leggeri), luglio e agosto ritornò nella sua norma (scattini frequenti quotidianamente) con qualche giorno dove risultavano essere aumentati, a seguito di questo contattammo il professore lo aggiornammo sulle varie novità, lui decise di ridurgli il dosaggio del Ldopa e da quel momento fino al nostro ritorno in Israele, Camilla riprese a stare bene come nel mese di giugno. Il 9 settembre scorso siamo ritornati in Israele, Camilla ha fatto di nuovo l’adenogramma il quale risulta migliorato e quindi il professore ha ridotto il dosaggio del Ldopa ad una sola capsula, al mattino, di 35 mg; ad oggi la frequenza e l’intensità degli scattini sono come quelli del mese di giugno… pochissimi e leggeri solitamente al risveglio. Durante la biocorrezione il professore Vassiliev sconsiglia la fisioterapia intensiva e l’ossigeno iperbarico, quindi nostro malgrado adesso Camilla sta facendo solo la fisioterapia a casa e per ora siamo costretti a sospendere i cicli presso l’adeli e presso il centro Francesco Pio ma nonostante questo notiamo che a volte Camilla cerca di spingere sulle gambe per provare a stare in piedi quindi non vediamo l’ora che possa riprendere la fisioterapia intensiva con adeli e thersuit, visto che le sue attuali reazioni ci inducono a credere che quando riprenderà riuscirà ad ottenere più di quanto ottenuto fino ad oggi. Sono passati solo quattro mesi che Camilla ha iniziato la biocorrezione, quindi le sue reazioni sono ancora tutte da valutare ma non potevo aspettare oltre per informarmi su quanto la nostra stella sta facendo.
Ricordo che il nostro obiettivo e quello di migliorare la qualità di vita di Camilla, considerando che ormai mangia molte cose a pezzetti, il tono muscolare è migliorato tanto, la psicomotricista nota migliorata l’attenzione e la partecipazione, gli antiepilettici sono stati eliminati del tutto, con gli scattini al momento sensibilmente ridotti, ormai è ovvio che continuiamo ad ottenere “piccoli” risultatati che lasciano ottimismo per il futuro.
Di seguito vi riporto le informazioni del metodo Biocorrezione:
“Il metodo della biocorrezione e basato sugli adenogrammi, che significa interpretazione cllnica dell'immagine grafica nella dinamica del contenuto nell'urina degli importantissimi neurormoni del nostro organismo. L'adrenogramma di ogni persona e assolutamente individuale come l'impronta digitale. Gli adrenogrammi hanno consentito di scoprire i meccanismi intimi delle alterazioni del sistema nervoso e la possibilità di correggerle, inclusa anche l'alterazione della sintesi della dopamina, che sono, in base alle alterazioni dell'attività motoria e dell'intelletto, comprese molte forme di paralisi che si determinano come ad esempio le paralisi d'eziologia dopaminica. Solo gli adenogrammi consentono di definire precisamente il valore del deficit della dopamina nell'organismo dell'ammalato e calcolare la dose esatta del preparato dell'aminoacido L-DOPA che e precursore della dopamina, secondo il principio "la chiave della serratura" per la terapia efficace di questa malattia. La biocorrezione, si effettua con la somministrazione della esatta microdose del preparato calcolata secondo l'adenogramma.”
In poche parole il professore Vassiliev con l’adenogramma stabilisce il dosaggio delle Ldopa necessario al paziente per produrre la dopamina di cui il suo organismo ha bisogno.
Breve informazioni sulla dopamina:
Ogni cellula nervosa (o neurone) nel cervello può giungere ad avere diverse migliaia di connessioni con altri neuroni. Da queste connessioni tra neuroni si può formare un numero praticamente infinito di circuiti nervosi, ognuno dei quali corrisponde a un concetto, a un'idea, a un sentimento, a un impulso ad agire.
Come avviene la trasmissione di un impulso nervoso da un neurone all'altro? Esiste un piccolo intervallo intercellulare detto sinapsi nella quale all'arrivo dell'impulso nervoso si diffonde una sostanza fisiologica chiamata neurotrasmettitore che eccita il neurone successivo e rende possibile la trasmissione nervosa. Esistono molti neurotrasmettitori e i principali sono l'acetilcolina (presente nelle sinapsi di tipo colinergico quali quelle relative alla fibra muscolare e agli effettori pregangliari del sistema nervoso autonomo) e la noradrenalina (presente nelle sinapsi adrenergiche quali gli effettori postgangliari ortosimpatici). Altri importanti neurotrasmettitori del cervello sono la dopamina, la serotonina, aminoacidi quali il GABA (acido gamma-aminobutirrico) e il glutammato.
Una regola fondamentale (molto importante per capire come funziona il cervello) è che due neurotrasmettitori diversi non possono legarsi allo stesso recettore anche se lo stesso neurotrasmettitore può legarsi a recettori diversi. Ciò fa capire come ci sia un grande ordine in una massa così fitta di neuroni. Neurotrasmettitori come l'acetilcolina, la serotonina, la dopamina, la noradrenalina pur avendo concentrazioni cerebrali piuttosto basse, rivestono notevole importanza essendo protagonisti dei processi cognitivi ed emotivi. La dopamina è il principale neurotrasmettitore del cervello emozionale. Oltre ad avere un grande ruolo nel coordinamento del comportamento motorio, è determinante per i comportamenti adattativi e le conseguenti implicazioni affettive. I processi emozionali del piacere e della ricompensa sono regolati dalla dopamina al pari delle gratificazioni conseguenti al mangiare, al bere, al riprodursi, al successo nella lotta e nella competizione. L'euforia connessa allo scampato pericolo è orchestrata dalla dopamina. La trasmissione dopaminergica risulta dunque correlata alla fisiologia del rinforzo psicologico e quindi è determinante nei processi di apprendimento.
Grazie a tutti e a presto.