Il momento che il Paese attraversa giustifica il malumore esistente tra i cittadini ed i lavoratori, soprattutto quelli del pubblico impiego sempre tartassati dalla scure dei tagli economici.
Lamentarsi è un esercizio lecito, ognuno di noi crede di essere vessato ed esercita legittimamente il diritto di critica; in verità credo che non vi sia esatta percezione della drammaticità della fase che l'Italia sta vivendo.
Pensiamo, per un momento, ai dipendenti della Fincantieri che rischiano di perdere il posto di lavoro, badate bene non lo faccio per indicare chi sta peggio, ma per ricordare a me stesso da dove escono i danari per pagare i dipendenti pubblici e quindi anche i Vigili del fuoco, non mi riferisco agli straordinari ma allo stipendio, tutto deriva dalle entrate fiscali, se il Paese non produce saranno sempre meno con il rischio di mettere a repentaglio il sistema economico della Nazione ed i servizi che lo Stato deve assicurare.
Si prevede una manovra economica di circa 46 miliardi di euro, vuol dire ancora tagli; mi auguro che il Governo inizi a ridurre gli sprechi veri quelli, per intenderci, della politica. Toccare ancora il Corpo Nazionale equivarrebbe al semi collasso del soccorso tecnico e del sistema di protezione civile.
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