giovedì 25 luglio 2013

SOTTO L'OMBRELLONE ..........

Continua il lavoro sulla politica della UIL VVF Napoli che, in sinergia con i livelli nazionale e territoriali, "avvicina" i parlamentari campani e napoletani al fine di sensibilizzare la classe politica su argomenti dirimenti per il futuro del Corpo; per quel che concerne la proposta base, che guarda alla riforma del volontariato VVF con l'istituzione di un servizio temporaneo sulla falsa riga della VFP delle forze armate, i tempi non sembrano maturi, ma continuerò ad insistere su tale fattore che consentirebbe di giovare di maggiore professionalizzazione della componente oltre a produrre risparmi per decine di milioni di euro da utilizzare per il riordino delle carriere; smembrare il precarificio è difficile ma vale la pena tentare. Le altre richieste sono quelle che la UIL VVF porta avanti da anni: equiparazione stipendiale e previdenziale agli altri Corpi dello Stato, rafforzamento del servizio di elisoccorso VF, assunzione di almeno 1000 unità, oltre a tanti altri "suggerimenti" che derivano dal vivere le difficoltà operative/giuridiche dei Vigili del fuoco; tra questi abbiamo sollecitato gli autorevoli interlocutori a verificare le possibilità di prevedere tutele assicurative sia sanitarie che legali per il personale e, argomento più volte richiamato ed anche recepito da altre OO.SS., la nascita del "Fondo emergenze", strumento necessario al pagamento certo delle prestazioni rese dai lavoratori in tempi non biblici e senza fare questue agli enti locali o, addirittura, ai privati. 

2 commenti:

  1. Ritengo l'idea della "ferma breve" una genialata (nel senso buono); poiché credo abbia valutato a priori il risparmio del quale ne beneficerebbe l'amministrazione in termini di corrispettivi e di "tempo di lavoro contabile" dietro questo turbinio continuo di personale. Personalmente mi preme evidenziare le difficoltà operative/giuridiche alle quale ultimamente vanno incontro i VV.F. , dove l'assenza ormai atavica di tutti gli enti territoriali, in particolari quelli che fanno capo alle gestioni comunali, hanno raggiunti livelli di guardia preoccupanti. La crisi attraversata dal paese ha determinato l'empasse di molti di questi enti, i quali non avendo fondi, non riescono a fornire alcun servizio o lavorano a singhiozzo o senza possibilità di mezzi. Tutto ciò si riversa su di noi e non è un caso, ciò che è accaduto al nostro collega per la tragedia scaturita a seguito cedimento dell'albero. L'esposizione a eventuali responsabilità (sia civili che penali) del personale operante, ha raggiunto livelli preoccupanti e mi spiace constatarlo, ma ho l'impressione che molti non se ne accorgono, in primis i nostri dirigenti che, invece di prendere posizione "autorevole" di fronte all'assenza sul territorio di tutti gli enti, si pongono in ossequiosa "messa a disposizione" del personale e mezzi per eventuali necessità. Ciò non vuol dire che bisiogna negare la nostra collaborazione, ma bisogna farla "pesare" , perché per i tempi che corrono ormai i VV.F. sono rimastii l'unica ancora di salvezza per i problemi che quotidianamente attanagliano il cittadino il quale cozza contro muri di gomma. Problemi che spesso non hanno assolutamente le caratteristiche del "soccorso tecnico urgente" ma chi lo sa perché basta una telefonatina al 115 che assumono tale "crisma". A tal prorposito, riterrei opportuno istituire un secondo dirigente addetto per i comandi metropolitani il quale si occupi esclusivamente delle problematiche operative riscontrate sul territorio e si interfacci con le istutuzioni e enti locali in merito ad esse, in quanto, sebbene il nostro D.A. (di Napoli) si faccia in quattro e dia a tutti la propria disponibilità (e di questo ne va reso merito) credo che sia umanamente ipossibile avere tempo materiale per tutto. gaetaNO

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  2. Condivisibile. Credo che con la disattenzione imperante nei riguardi del Corpo potrebbe finire anche la consuetudine di surrogare alle deficienze degli enti locali, a pagare saranno sempre i cittadini. Con l'avvento delle città metropolitane anche i relativi comandi dovranno "riorganizzarsi", potrebbe essere l'occasione buona per partire con il piede giusto recuperando le tante attuali inefficienze, dovute ad una serie di fattori che includono tanta superficialità della dirigenza e di alcune OO.SS., tra queste (inefficienze), inizierei con il dare ai comandi metropolitani assoluta autonomia formativa in modo da camminare spediti senza i freni imposti dal centro e poi tante altre cosucce che, sebbene poco per volta, abbiamo il dovere di perseguire ..........

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