Ancora mazzate al Corpo nazionale; di seguito la nota del Nazionale relativa alla sentenza TAR che affida al CNSAS il coordinamento delle operazioni di soccorso in ambiente montano, ipogei ed impervi. Il fatto sconvolgente è che tutto è frutto dell'immobilismo di un Ministero che se ne frega di difendere le competenze dei Vigili del fuoco.
Coordinamento Nazionale
Roma, 2 dicembre 2011
Prot. N. 299/11
Al Ministro dell’Interno
Dott.ssa Annamaria Cancellieri
Ai Gruppi Parlamentari di Camera e Senato
Al Capo Dipartimento VVFSPDC
Pref. Francesco Paolo Tronca
Al Capo del CNVVF
Ing. Alfio Pini
Al Segretario Generale UIL
Luigi Angeletti
Al Segretario Generale UIL PA
Benedetto Attili
Oggetto: Sentenza del TAR per l’Umbria e Coordinamento del Soccorso alpino sul Corpo Nazionale VV.F,
Afferente l’oggetto, questa organizzazione sindacale ritiene assolutamente scandaloso e non più tollerabile lo smembramento dei compiti, delle competenze e del ruolo di centralità del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco mediante interventi su più fronti atti a comprimere il ruolo preminente del Corpo Nazionale, intaccando di fatto quelle prerogative che sono e devono essere necessariamente parte integrante dell’insieme di quei poteri, anche di coordinamento, esercitati dallo Stato, attraverso l’indispensabile attività dei Vigili del Fuoco.
E’ evidente come il legislatore abbia operato le proprie scelte, spesso in maniera ambigua e superficiale, nell'assoluta ignoranza delle funzioni del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco e dell’alto profilo dello stesso, anche in quanto organismo statale di indubbia professionalità e preparazione tecnica, complice di un’amministrazione troppo spesso incapace di svolgere un ruolo di “educatore” nei confronti della politica, riguardo la mission istituzionale del Corpo Nazionale e la centralità del suo operato; quanto sopra ha determinato non solo una
delegittimazione del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, colonna portante della Protezione Civile (cosa che vorremmo ricordare alla giustizia amministrativa), ma una delegittimazione del Ministero dell’Interno per conto del quale i Vigili del Fuoco esercitano la propria attività istituzionale.
Questa organizzazione ha sempre ritenuto indispensabile provvedere, quando le condizioni lo consentono, ad una proficua collaborazione con l’Amministrazione ma nella cura degli interessi del personale Vigili del Fuoco; tuttavia recentemente ci sembra di assistere ad una cooperazione che si vuole invece rendere sostitutiva e volta a coinvolgere il sindacato al fine di sanare la voluta incapacità dell’Amministrazione nella funzione di mediazione, ovvero di interrelazione con la politica o con gli stessi organismi di governo, che spesso non raggiunge nemmeno un livello di interrelazione dialettica, evidentemente in quanto non si ha interesse alcuno nel Corpo Nazionale Vigili del Fuoco: è il rischio che inevitabilmente si corre affidando la direzione e la gestione del Corpo Nazionale non solo a coloro i quali Vigili del Fuoco non sono ma a coloro i quali possono avere con la politica un rapporto che non gli consente di porre in essere azioni incisive che indubbiamente risulterebbero in antitesi con le proprie aspirazioni.
Al legislatore, al Governo ed alla politica in generale lanciamo un appello affinché si intervenga immediatamente e mediante l’adozione di opportune e necessarie modifiche legislative volte a sanare un paradosso normativo che ha di fatto esautorato del proprio ruolo non solo i Vigili del Fuoco e, quindi, lo stesso Ministero dell’Interno, ma ogni Amministrazione dello Stato eventualmente impiegata nell'ambito del soccorso aereo come, a titolo d’esempio, la Guardia di Finanza, l’Aeronautica Militare o la stessa Polizia di Stato la quale, da organo di coordinamento delle Forze di Polizia, si ritroverà ad essere a sua volta relegata ad un ruolo di secondo ordine, coordinata da chi non rappresenta lo Stato e non ha titolo alcuno per farlo.
Il Coordinatore Generale
Alessandro Lupo
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