La riforma del Corpo e le norme ad essa connesse hanno spostato notevolmente il baricentro decisionale. Sui Comandi si abbatte la scure del rigorismo rispetto ai doveri e del quasi menefreghismo relativamente ai diritti. E' pur vero che decenni di consuetudini "interne" hanno mascherato talune fattispecie regolamentari sempre esistite e quindi ora risulta difficile per il personale abituarsi ai cambiamenti, soprattutto se repentini. Credo che non sia il caso di sottovalutare nemmeno le spinte o gli ammiccamenti complicistici di taluni stupidi, siano essi legati a qualche ooss oppure agenti da soli; non bisogna fare allarmismi ed è il caso di adeguarsi se il richiamo è vincolante da dettami normativi, ovviamente tutte le novità che miglioreranno il Comando saranno benvenute, occorre comunque dare chiari segnali che i lavoratori non assisteranno proni a qualsivoglia pensata del Dirigente e le OOSS, compatte, verificheranno che non vi siano arbitrii ed adiranno tutte le prerogative esistenti al fine di tutelare, quando legittimo, il personale del Comando di Napoli.
Rispetto al baricentro decisionale resto convinto sia necessario che le Segreterie Nazionali intervengano nelle opportune sedi per riportare nel giusto alveo molti argomenti dirimenti riguardanti l'organizzazione dei Comandi e la visione personalistica che molti Dirigenti hanno della gestione degli stessi.
Ben vengano le innovazioni, ma che sia di utilità a chi giorno per giorno effettua il soccorso sul territorio e non un mero "esercizio burocratico" per pararsi il sedere ! Inoltre qualsiasi idea o progetto va contestualizzato: ciò che è stato possibile a Palermo non vuol dire che vada bene a Napoli ! Speriamo che questi cambiamenti portino a "guarire" il "patologico" scollamento tra i funzionari e il soccorso, una organica avversione dovuta chiaramente ad un disinteresse per qualcosa che da solo problemi e nessun "rendiconto" .
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