Le spinte politiche si fanno sempre più pressanti ed a pagarne (in tutti i sensi), le conseguenze, sono i lavoratori ed i cittadini, ovviamente gli operatori vedono diminuire le tutele e le retribuzioni mentre i secondi ottengono un servizio sempre più legato al sacrificio dei primi.
Mentre il Corpo subisce tagli a destra ed a manca si continua imperterriti a sprecare risorse che potrebbero essere sfruttate per migliorare il servizio, avere nuove assunzioni e trovare anche qualcosina che "aiuti" la desolante retribuzione dei Vigili del fuoco.
Dove sono i soldi? Molti nella componente volontaria a richiamo (discontinui).
Il costo, solo per il pagamento del servizio reso, escluse quindi visite mediche divise etc., si aggirerebbe intorno ai 140.000.000,00 per anno.
La butto lì, se fosse prevista la ferma breve nel Corpo nazionale ad un costo mensile retributivo lordo di 700,00 per unità (a breve la paga dei militari in vfp sarà rivista al ribasso), si potrebbero avere in servizio "continuo" più di 5000 Vigili del fuoco "temporanei" con soli 45.000.000,00 di euro, ne resterebbero 95 di milioni, anzi, molti di più visto che si eviterebbe di spendere danaro per il rinnovo delle visite periodiche per molte più unità. Di nuovo giovani entusiasti e ben formati al posto di tanti precari, molti ultra-trentenni e passa che purtroppo affidano il loro futuro al sogno di una stabilizzazione che non arriverà mai.
Tanti ragazzi, tanti figli, che avrebbero possibilità ben maggiori di entrare in servizio effettivo.
p.s. - secondo alcuni la retribuzione lorda annua riferita al costo unitario per discontinuo supererebbe quella di un permanente.