Roma, 2 febbraio 2011
Pref. Antonio Manganelli
Capo della Polizia – Direttore Generale PS
Ministero dell’Interno
R o m a
Nr. 44/2011
Signor Capo della Polizia,
facciamo seguito all’incontro avuto il 27 gennaio u.s., nel corso del quale ha voluto aggiornarci sugli
sviluppi delle iniziative che il Dipartimento e il Ministro dell’Interno stanno ponendo in essere per sanare la
grave situazione venutasi a creare dopo i tagli e le limitazioni introdotte con la legge 122/2010.
Da tempo il “Cartello dei sindacati” richiede con determinazione che i diritti retributivi dei poliziotti,
pregiudicati per alcuni istituti e totalmente negati per altri dopo l’emanazione della manovra finanziaria,
siano ristabiliti affinché si salvaguardi la funzionalità dell’azione di polizia e la loro dignità professionale
anche in funzione di una specificità che lo stesso esecutivo ha voluto riconoscere con apposita norma.
Nel corso del predetto incontro Lei ebbe ad anticiparci come, grazie appunto all’azione congiunta del
Ministro e del Dipartimento della P.S., il Ministero dell’Economia stesse valutando la possibilità di emettere
una circolare con la quale fornire un’interpretazione autentica relativamente alla corretta applicazione dei
commi 1 e 21 dell’articolo 9 della già richiamata legge 122, ed in particolare agli aspetti concernenti gli
elementi che dovevano essere presi in considerazione per non superare il tetto salariale individuale fissato al
2010.
Siffatta possibilità, sino a quel momento sconosciuta a tutti i partecipanti, come Lei ricorderà, destò
consenso ma – atteso che la suddivisione degli 80 milioni di euro previsti come indennità perequativa
garantiscono la totale copertura delle sole promozioni di tutto il personale - anche non poche perplessità
rispetto ad eventuali priorità che la circolare potesse definire relativamente alla necessità, rappresentata dal
Cartello e da Lei condivisa, di dover addivenire ad un’interpretazione della citata norma che salvaguardasse,
contemporaneamente, si la funzionalità dell’apparato, ma anche, e prioritariamente, la dignità professionale e
la specificità dei poliziotti.
Al fine di evitare fraintendimenti e possibili equivoci, che potrebbero incrinare l’azione sinergica che
il sindacato e l’Amministrazione hanno interesse a mantenere unitaria per convergenza di obiettivi, siamo a
rappresentarLe la necessità che i diritti dei poliziotti, quali l’assegno di funzione, l’indennità pensionabile e
gli automatismi stipendiali (più 8 anni per le qualifiche apicali – Ass.ti Capo, Sov.ti Capo, Ispettori SUPS - o
le indennità regolamentate dagli artt. 42 e 43 della L.121/81) siano prelevati alla salvaguardia del
funzionamento dell’apparato.
Ciò in considerazione del fatto che, qualora la circolare, come alcuni elementi di riscontro raccolti
informalmente lasciano intravedere, fosse effettivamente emanata come richiesto dall’Amministrazione e dal
Ministro dell’Interno, questa si riferisca, superando gli attuali limiti, sia ai diritti legittimi dei poliziotti, sia a
quelli relativi alle indennità accessorie concernenti un impiego in misura superiore a quello effettuato nel
corso dell’anno 2010.
Confidando nella Sua consueta sensibilità sulle problematiche che attengono al personale, nonché
sulla tempestività risolutiva con cui le affronta, ringraziamo anticipatamente inviando cordiali saluti e
restando in attesa di un cortese riscontro nelle more della convocazione del tavolo tecnico concordato
nell’ultimo incontro.